Airbit, il club dei truffatori

Solo nel primo semestre del 2020 Bloomberg aveva stimato che oltre 24 milioni di dollari erano stati persi da ignari ed ingenui investitori in truffe orchestrate tramite l’utilizzo delle criptovalute.

Innegabile come l’elusione ai sistemi di controllo tradizionali che bitcoin e altre criptovalute ancora più oscure riescono a garantire, sta favorendo e rinvigorendo un fenomeno, quello delle truffe basate sui sogni di diventare ricchi in poco tempo, che non passano mai di moda. Cambia l’oggetto, ma il truffatore è sempre pronto a offrire nuovi affascinanti servizi. Il denominatore comune si chiama sempre schema Ponzi. E anche la truffa della quale parliamo oggi si ispira a questa poco nobile pratica.

Airbit Club nasce nel 2015 e, grazie al bull market di bitcoin, riesce ad orchestrare una strategia di investimento che promette ritorni mirabolanti. In rete si legge sempre la solita salsa. La squadra di Airbit Club è composta da professionisti esperti di blockchain, grandi sviluppatori di dati, attuari e matematici senior in grado di fornire agli investitori strategie di investimento vincenti. Ovvio, chi mai fornirebbe strategie perdenti?

Eventi in giro per il mondo con oltre 12 mila partecipanti e numeri di utenti in costante crescita nel più classico degli schemi piramidali accompagnano il materiale promozionale di Airbit. I fondatori della società sono Gutemberg dos Santos e Renato Rodriguez. Un consiglio gratuito che mi sento di darvi è sempre quello di ricercare in rete il curriculum dei fondatori di queste macchine da sogni.

E guarda un po’ cosa Google https://www.sec.gov/litigation/litreleases/2017/lr23762.htm  ci ritorna fuori scavando un po’ più in profondità? Un bel business che di nome fa Vizinova e che ad inizio 2017 la U.S. SECURITIES AND EXCHANGE COMMISSION ha stroncato condannando i nostri due amici colpevoli di uno schema piramidale fraudolento.

Riporto qui di seguito un estratto del documento. Promesse di guadagnare un sacco di denari mentre i nostri due amici se la spassano con i soldi degli ignari investitori.

La buona pratica di ricercare su internet il curriculum dei due truffatori avrebbe tagliato le ali fin da subito a Airbit.

Invece un nuovo mostro è riuscito a nascere.

Gli affiliati a questo club si iscrivevano avendo a disposizione tre pacchetti di diverso valore. Il vantaggio di affiliarsi era legato al fatto che non appena venivano reclutati nuovi adepti il promotore riceveva il 20% della quota di iscrizione.

La Consob nella sua delibera 21309 https://www.consob.it/web/area-pubblica/bollettino/documenti/hide/cautelari/soll/2020/d21309.htm  di marzo 2020 spiegava molto bene cosa di fatto promettevano questi geniacci di Airbit. Vediamo qualche estratto.

Con questa comunicazione la Consob ha ufficializzato la sospensione dell’offerta al pubblico “AirBit Club” avente ad oggetto investimenti di natura finanziaria effettuata anche tramite i siti internet https://airbitclub.com e www.bitbackoffice.com.  

Nei suoi rilievi l’autorità di vigilanza italiana anche stavolta in colpevole ritardo, tanto per cambiare, rilevava che al potenziale investitore veniva prospettata a possibilità di sottoscrivere tre “appartenenze” (dette anche “membership“), denominate “Pro“, “Pro3” e “Pro7“, del valore, rispettivamente, di 1.000, 3.000 e 7.000 Dollari.

Pensate un po’ che nel sito viene indicata la possibilità di arrivare fino al 50% di retrocessioni guadagnando tramite un “piano di compensazione” e tramite un c.d. “bonifico promozionale chiamato Reward“.

La stessa Consob rilevava che sul sito ormai oscurato Airbit Club si sarebbe venduta come “la più grande compagnia di criptoeconomia del mondo, essendo uno strumento finanziario per gli uomini di affari” e che essa “sulla base del pool di criptovalute esistenti e il suo aumento con la vendita di appartenenze sarebbe stata in grado di acquistare e vendere grandi quantità di Bitcoin, Bitcoin Cash e Ethereum in case di scambio internazionale e contemporaneamente vendere quando il prezzo sale. Così, se ci sono profitti generati questi saranno distribuiti fino al 50% di loro fra tutti i membri del Club tramite il piano di compensazione e un bonifico promozionale chiamato Reward“;

Quindi gli utenti avrebbero avuto il grande privilegio di acquistare “appartenenze” per ricevere rendimenti che venivano corrisposti, alla scadenza di un certo termine in una quota parte dei proventi derivanti dalla attività di “AirBit Club. Gli utili derivavano dall’attività di compravendita di cospicui volumi di criptovalute svolta da “AirBit Club” che poi avrebbe retrocesso parte di tali utili agli investitori che aderivano all’iniziativa.

Considerando che la promozione di acquisto delle appartenenze per la Consob configurava un’offerta al pubblico di prodotti finanziari e che nessuna autorizzazione era stata richiesta dalla società e che men che meno nessun prospetto era stato messo a disposizione degli investitori, la Consob ha fortunatamente deciso di chiudere questi siti internet fraudolenti interrompendo almeno l’accesso agli utenti italiani.

Già in America comunque il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti aveva accusato cinque operatori della società dello “schema Ponzi”, di frode e riciclaggio di denaro. Secondo un comunicato dell’ufficio del procuratore degli Stati Uniti, i cinque avevano intenzionalmente partecipato a un elaborato complotto per frodare gli investitori promettendo rendimenti elevati garantiti attraverso il mining di criptovalute.

Tra quattro imputati naturalmente c’era il nostro Pablo Renato Rodriguez, mentre l’eroico Gutemberg Dos Santos, è stato arrestato a Panama ed è in attesa di estradizione negli Stati Uniti.

Secondo i documenti del tribunale, gli investitori hanno versato fondi nel programma su un portale online ma non sono mai riusciti ad incassare i profitti. Nel frattempo, gli operatori stavano sprecando i soldi su orologi di lusso, automobili e altri oggetti stravaganti.

Ancora una volta ci rendiamo conto come informarsi un po’ più in profondità sull’origine e sui fondatori di questi business eviterebbe tanti guai. Per Airbit stava già tutto scritto in rete, ma nel 90% dei casi questo è un comune denominatore delle truffe che può evitare a tante persone di cadere nel tranello.

5 commenti

  1. Chi come me ha investito, potrà un giorno, recuperare almeno quanto versato?
    E quei delinquenti italiani, che proponevano questo sistema con meeting e riunioni vari in luoghi pubblici e privati, saranno mai arrestati e condannati?
    Io li vedo liberi, sorridenti, viaggiano e fanno la bella vita coi soldi che ci hanno rubato…

  2. Buona sera, la stessa cosa la chiedo anch’io, anche se ho investito una piccola cifra, mi piacerebbe trovare il modo di riaverla… qualcuno mi può aiutare? Grazie

  3. Purtroppo anche io sono stata truffata e chi mi ha proposto questa idea di investimento lo ha fatto anche lui, e continua a dirmi che dobbiamo aspettare ancora un po che ci sono cause in corso che quanto prima recupereremo i soldi ,per me ormai sono tutti persi (questo è successo in calabria) la mia idea è di formare un club e pagare un avvocato e andare fino in fondo alla questione se c’è qualcuno che è dalla mia parte io sono pronta ,l’unione fa la forza!

    1. Anche io un ambisioso investitori truffati questo maledetto airbit cari colleghi cerchiamo di aiutare insieme come?

  4. Buonasera , anch io ho seguito il “gatto e la volpe ” , che fanno tutt oggi promesse di riapertura del sito

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